3 febbraio 2013

CCC ... 4° posto


CCC - Campionato di Calcetto per Club
 
un torneo per i club italiani...
quattro gironi di qualificazione: Milano, Verona, Torino e Roma

a Roma: nove squadre... tre gironi... finali a Milano in primavera...

da sinistra, in alto: Richi e Javi, Marco, Federico G, Michele, Lorenzo e Paolo
in basso: Pietro, Federico M, Edoardo M, Edoardo P, Gabriele, Nuccio e Matteo

Questa la nostra squadra e si parte sabato pomeriggio ore 14.45... ci aspetta un weekend ricco di amicizia - circa 80 sono i ragazzi che partecipano all'evento sportivo, tutti di II e III media dei club di Roma e dintorni... come Napoli e Prato!!! - ma anche di tensione sportiva. Prima scontro ore 16.30...


Nello spogliatoio la tensione è forte, una sola cosa però pervade gli animi di tutti: siamo qui per divertirci. E il mister aggiunge: sì, e si gioca per la squadra quindi... la palla si passa!

Scendiamo in campo: gli avversari sono i ragazzi del Tiber, tra cui gioca anche Lorenzo M. un nostro vecchio (beh, giovane!) amico. La partita sembra facile... nessuno ci crede. Forse perché il Tiber ci ha sempre messo sotto e con loro non siamo mai riusciti a far uscire un po' il nostro carattere calcistico... sta di fatto che siamo nettamente superiori ma qualcosa non va. Il pallone non entra, il gioco dei nostri ragazzi è molto spezzettato... ma finalmente su calcio d'angolo ed una deviazione arriva il goal. Triplice fischio. Ma questa è solo la prima partita.
Ore 18.00, contro il club Alfa Clan di Napoli. Si vede che qualcosa è cambiato: la partita molto equilibrata e combattuta da entrambe le squadra fa intravedere il carattere di molti giocatori. La palla inizia a girare di più, a volte però la nostra difesa lascia isolati gli attaccanti quando la squadra dovrebbe avanzare compatta in fase offensiva. Il mister vuole che si giochi la palla sul secondo palo... peccato che gli attaccanti spesso facciano di testa loro. Un goal per squadra. Finisce in parità.

Ma va bene perché siamo primi del nostro girone e ora ci aspetta lo sfida contro la seconda classificata dell'altro girone. Affrontiamo il club di Prato.
Ore 19.00: il freddo serale e l'umidità si fanno sentire ma l'emozione scalda tutto e tutti. I primi cinque minuti della partita sono inesorabilmente crudeli. Pallonetto: il nostro portiere scavalcato e la palla si sta per infilare sotto la traversa ma Edoardo P. mette la mano: rigore. Per fortuna l'arbitro non ha tirato fuori il cartellino rosso che ci stava veramente tutto. Tiro goal. Passano altri due minuti: azione avversaria nella nostra area, pallone sporco e - sempre lui che interviene per salvare l'insalvabile - scivolata del capitano che però tocca involontariamente il pallone di mano. L'arbitro non punisce perché involontaria, ma il rigore c'è: ancora goal. La tensione cresce, anche qualche lacrima... il morale va a zero. Ma ecco che la squadra tira fuori il suo vero carattere: si inizia a costruire il gioco come un ragno la sua tela e gli avversari non capiscono più niente. Due a uno. Due pari. Poi Prato riprova la rimonta: tre a due per loro. Ma un guizzo a pochi minuti dalla fine ci porta alla lotteria dei rigori. Se la vinciamo, saliamo nella parte alta della classifica del girone romano.
Beh, lotteria vinta! Grazie ad Edoardo M. che para ben due rigori avversari. E quindi non passiamo che goderci una notte tranquilla nei nostri sacchi a pelo...

Domenica. 11.30. Concentrazione alta. Prima semifinale contro la seconda squadra di Prato. La partita è molto equilibrata anche se gli avversari sono più forti... Uno a zero per loro. Uno pari. mancano pochi minuti alla fine quando il mister vede la difesa in difficoltà. Pensa un cambio, lo fa fare. Ma il momento è quello sbagliato perché il fuori è a favore degli avversari e il cambio lascia momentaneamente la difesa scoperta. Calcio d'angolo e dalle retrovie offensive una palla di nessuno entra nella nostra rete. Due a uno per loro. No. Non si possono fare questi errori, mister. Triplice fischio e tanta l'amarezza sulle spalle del mister che - ancora adesso - chiede scusa ai ragazzi.

Ore 12.10. Solo qualche minuto per riprendere fiato, sciogliere i muscoli ed affrontare - contro l'Elis Club - la finale per terzo e quarto posto. Ma a noi interessa il terzo. Si, perché chi vince andrà a Milano.
Fischio d'inizio. Le due squadre si studiano a vicenda e ogni tanto partono le offensive, da una e dall'altra parte. I portieri difendono come non mai la loro porta. Siamo noi i primi a rompere l'incantesimo. Uno a zero. Ma poco dopo una leggerezza nella nostra difesa ed una palla fiacca entra - un po' di responsabilità anche al portiere - in rete: è il pareggio. Non vogliamo andare ai rigori, già ci è andata bene una volta. Non conviene rischiare. Un guizzo all'ultimo minuto di Pietro che insacca la porta avversaria sotto il sette. Incredibile. L'euforia è al massimo. Tutta la panchina entra in campo per congratularsi con la squadra che forse esulta un po' troppo in anticipo. Sì, perchè ad un attimo dalla fine un attaccante avversario incespica sul pallone ma l'arbitro assegna una punizione contro di noi. Errore del portiere che si piazza male e rimane praticamente fermo sul tiro che entra dritto sotto il sette: è il pareggio. Rigori.
Iniziano a tirare gli avversari: Edoardo para. Siamo in vantaggio. Per noi tira Pietro: goal.  Segnano anche gli avversari. Poi tocca a Michele: fuori. No. NO. Lacrime. Ma siamo in parità. Goal per loro. Tira Edoardo P.: goal. Ma è goal anche per loro. Quindi Marco: tocca il portiere, palla sul palo che non entra. Fa male, siamo in svantaggio. Se segnano siamo fuori. Tiro degli avversari. Il tempo passa lento... tiro... goal. Siamo fuori. Non lo meritavamo e dopo qualche lacrima ci si rialza in piedi e si stringe la mano agli avversari.

Non si va a Milano, ma un risultato così non era mai stato raggiunto dai ragazzi: davvero bravi. Bravi. BRAVI! Ma, soprattutto, ci siamo divertiti veramente tanto.


EDOARDO M. – er pantera
Portiere. Incredibilmente spalmato su tutta la superficie della porta la difende bene, uscendo su molti palloni e spesso anche sugli attaccanti avversari. Para ben tre rigori, due alle qualificazioni ed uno in finale. Un poco di nervosismo durante la sfida con il club Prato Boys. Ed un po' di colpa anche nell'ultimo goal su punizione che viene insaccato spietatamente sotto il sette dai cugini dell'Elis Club. Il migliore in campo per grinta e determinazione.
VOTO 8

EDOARDO P. – the wall
Difensore. Capitano della squadra. Il più deciso ed affezionato alla maglia (un paio di anni fa a Garbagna giocò addirittura con il braccio ingessato) nonché il più costante agli allenamenti. Ed il risultato si è visto. Combatte in ogni istante della partita. Nella qualificazione contro i Prato Boys difende la porta dando tutto… e mettendo un paio di mani (una volontaria, l’altra no) che regalano due rigori agli avversari. Ma è forte e continua a stabilizzare tutta la squadra.
VOTO 8,5

FEDERICO G. – il colosso
Difensore. Dove passa lui, non ricresce l'erba. Se lo incrociate... disfatevi prima del pallone! Occorre però lavorare un pochettino di più sulla velocità. Qualche fallo di troppo, a volte totalmente  gratuito che penalizza la squadra, ma tiene sempre bene la sua posizione.
VOTO 6

FEDERICO M. – corriere espresso
Attaccante. Prima convocazione calcistica con la rosa del club. Nonostante le limitate qualità calcistiche, fa piacere vedere l'impegno e la grinta in campo. Porta aventi alcune azioni offensive che sbalordiscono tutti. Occorre migliorare il gioco di squadra ed il controllo del pallone.
VOTO 6

GABRIELE P. – ci penso io
Difensore. Un giocatore in netta crescita su tutti i fronti: gioco di squadra, posizione, marcatura, controllo del pallone. Si perde un po' quando rimane come ultimo uomo. Intercetta molte azioni offensive degli avversari, occorre migliorare un po' sulla velocità e l'attenzione in campo.
VOTO 7

LORENZO G. – qui non passi
Difensore. Un altro rispetto allo scorso anno. Giocatore di carattere, quando è in campo è lui che governa la difesa. Agile e deciso sventa numerose insidie del nemico, coprendo ottimamente la posizione e sapendosi inserire in avanti quando necessario.
VOTO 7,5

MARCO C. – silenzioso
Jolly. Dotato di un'ottima visione di gioco e soprattutto di squadra, si mette a disposizione del mister a seconda delle necessità in campo. Mantiene bene la posizione, forse serve un po' più di carattere e di offensività. Peccato il tiro di rigore non finalizzato (parato) alla finale che lo penalizza un po'...
VOTO 7,5

MATTEO M. – vinavil
Attaccante. Ogni riferimento (non) è puramente casuale: il pallone completamente incollato al piede che pur volendo passare... manca di generosità e molte delle sue azioni isolate vengono intercettate dalla difesa avversaria. Molto bene invece la grinta riportata in campo.
VOTO 6,5

MICHELE F. – dammi un cracker
Attaccante. Assieme a Pietro un'ottima intesa che però spesso non viene finalizzata in rete. Rigido nei suoi schemi (il calcetto è diverso dal calcio a 11) o forse troppo orgoglioso, mette comunque molto impegno e la squadra può contare su di lui. A volte si ferma invece di calciare al volo, dando così tempo al difensore avversario di recuperare quei pochi centimetri ed intercettare il pallone. Peccato il tiro di rigore sbagliato, a pochi centimetri dal palo, durante la finale…
VOTO 7

NUCCIO P. – tiro libero
Difensore. Inizia la prima partita indossando delle scarpe da basket... Forse prende un po' sottogamba il torneo, e non tira fuori il carattere. Potrebbe ovviare al fisico esile con il controllo del pallone e la velocità, ma occorre lavorare molto.
VOTO 6

PIETRO Q. – instancabile
Attaccante. Ottima l'intesa con Michele nel campo, anche lui ha ottime occasioni da goal che però spesso non si realizzano. Inventa giochi e schemi di fantasia, peccato che la squadra lo segue poco. Fa molto piacere invece che, perdendo il pallone, non si ferma come al suo solito ma riprende l'avversario mettendolo in difficoltà. Non si tira indietro per tirare il primo rigore sia alla qualificazione che alla finale, che mette a segno entrambi con molta determinazione.
VOTO 8

MISTER
Ottima prestazione del mister, che dà tutto per la sua squadra. Anche la voce, che perde completamente. Deciso nelle sue scelte, rimane soddisfatto di tutti i giocatori nonostante alcuni abbiamo giocato meno oppure se levati dal campo perché fuori dal gioco di squadra. Purtroppo commette un clamoroso errore (che lo penalizza duramente sul voto) durante la semifinale: a pochi minuti dalla fine chiama un cambio in difesa durante una fase offensiva (calcio d'angolo) degli avversari Prato Boys che mettono a segno il goal del vantaggio e si dirigono – nonostante la partita dominata dallo Junior Club – verso la finale per primo e secondo posto…
VOTO 6